Un viaggio in Giappone? Mai!
Vi ho mai detto di quando NON volevo fare un viaggio in Giappone?
Infatti, poi ci sono andata due volte in meno di due anni…
Ho sempre pensato che l’Asia fosse grande, caotica, ricca e povera, più adatta ad altri che non a me.
Ugualmente all’anno precedente, io sognavo l’America, i miei cari States, la mia comfort zone, desideravo tornarci ancora per l’ennesima volta.
Poi il Giappone si è messo in mezzo ai miei piani, di traverso all’improvviso.
A onore di cronaca, a decisione è stata presa in maniera democratica (chi l’ha proposto poi vorrei proprio saperlo?!): a votazione tra i partecipanti.
( Se volete saperne di più sui compagni di viaggio, cliccate qui https://lagentedeiviaggi.it/essere-buoni-compagni-in-viaggio/ )
Credevo che gli exit poll sarebbero stati confermati, avevo messo in atto una grande opera di convincimento per far vincere gli Stati Uniti a mani basse, mentre dallo scrutinio del voto segreto ecco il ribaltone.
Ho fatto appello a tutta la mia calma per non gridare ai brogli e chiedere il riconteggio dei voti.
(Era forse una premonizione di quello che sarebbe successo con le elezioni Usa 2020? Mah!)
Va bene. Giappone. Ci vengo.
Il mio apporto alla preparazione del viaggio è stato quasi nullo, se non per aspetti tecnici e meramente operativi, quindi prenotazioni, biglietti ecc.
In quel caso l’itinerario era di mio poco interesse, anche perché cosa ne so di templi buddhisti o shintoisti, anime e manga, metropoli e paesini in mezzo alle risaie…
E’ chiaro che basta studiare, e lo faccio sempre, ma a me in realtà di base interessava poco, pochissimo.
Si parte. Si arriva.
Deve esserci qualcosa nell’aria, qualcosa di veramente strano perché succede l’inaspettato. Il Giappone mi rapisce subito, una folgorazione, un colpo di fulmine, un amore a prima vista… insomma avete capito.
Che cosa ti è piaciuto in particolare? Tutto.
Ma no dai, non può piacerti tutto.
Di quello che ho visto, vissuto, assaporato, esperienziato, mi è piaciuto tutto. TUTTO.
Anche gli imprevisti-non-prevedibili come il terremoto con il letto che si muove da solo e il tifone che fa chiudere le mitiche-ferrovie-nipponiche e ferma i mitici-treni-nipponici-che-non-sono-mai-in-ritardo.
E l’odore fortissimo di pesce al mercato Tsukiji di Tokyo? Anche quello, nonostante mi sentissi svenire già nel momento in cui si è aperta la porta del vagone della metropolitana e mi sembrava che l’ossigeno non esistesse più.
Ci sono veramente pochi posti al mondo che mi hanno colpito così di botto, nell’immediato. No, forse in realtà solo il Giappone, se ci penso bene. Non ho mai provato un’emozione così.
I miei occhi si sono trasformati in stile cartone animato giapponese e si sono riempiti di cuori.
Mi sono sentita Sailor Moon e Hello Kitty, ninja e geisha, studentessa con l’uniforme e le scarpe troppo grandi e preparatore di sushi, impiegato dormiente nella metropolitana e monaco buddhista.
Dico sempre ai miei Viaggiatori che gli Stati Uniti sono esattamente quello che si vede nei film. Bisogna andarci e capirlo, toccarlo con mano, vederlo con i propri occhi.
Il Giappone regala le stesse sensazioni di “ho visto tutto nei cartoni animati” e le amplifica, perché non è solo quello… Si vedono e si provano cose che noi occidentali non possiamo immaginare.
Questo mio articolo non vuole essere uno sponsor per dirvi “Fate un viaggio in Giappone”,,,
In seguito certo che ve lo dirò, ma in altri momenti, avremo tempo anche per questo…
Oggi vi voglio dire di uscire dalla vostra zona di comfort, dal vostro conosciuto, dalla vostra copertina di Linus, dai viaggi per voi “soliti”, da quelli che vi rappresentano e vi rassicurano di più.
Fatevi trascinare dalla corrente alla scoperta di nuove mete, magari che vi piovono dal cielo così per caso. Sappiate coglierle, siate curiosi e folli, come diceva qualcuno, ora però lo dicono tutti…
Potrebbe essere la nascita di un nuovo travolgente amore, così come potrebbe essere la definitiva e famosa “croce in cima”, ma almeno non avrete il rimpianto di non averci provato, di non esserci stati, di esservi lasciati scappare un’occasione preziosa, rara, magari unica.
Un viaggio in Giappone? Sì, grazie. Con il senno di poi, certo.
Ora sono pronta a viaggiare ovunque perché ho saputo abbattere il mio pregiudizio e fare un passo in avanti nella conoscenza di me, della ME viaggiatrice.
E’ capitato anche a voi?
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Questo articolo è stato un pugno in pancia, uno schiaffo sul viso e mi ha velato gli occhi di lacrime. Sono perdutamente innamorata dell’Asia e vorrei tanto visitare il Giappone e provare le tue stesse emozioni. Anzi no, non sarebbe possibile, perché in realtà io già lo amo perdutamente, per cui sarebbero in ogni caso emozioni diverse ❤️ Viaggiare a volte è scoprire noi stessi, nel bene e nel male, affrontando anche quei viaggi, che chissà perché, non si volevano fare. Io ho provato delle simili sensazioni in Messico, perché non era il viaggio che volevo fare e alla fine me ne sono innamorata. Grazie di cuore per le belle parole e per le emozioni che mi hai trasmesso! Selena
Grazie a te Selena per esserti emozionata leggendo questo articolo. Sono contenta di averti trasmesso le mie sensazioni! Vedrai che quando andrai in Giappone sarà stupendo e indimenticabile… e magari ci andremo insieme, chi lo sa?!?!?
A me è successo con l’Indonesia. Della serie “vabbè andiamoci e intanto cominciamo a preparare il prossimo viaggio PIACEVOLE” e poi Bum! Incredibile, bellissima, mille sfaccettature tutte diverse (che poi mica l’ho visitata tutta). E ci tornerei domani.
E’ proprio una sensazione impagabile quando succede! Sono contenta che anche tu l’abbia vissuta… Chissà quale sarà la prossima meta che ci colpirà così!